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Operazione Overlord. Il D Day e la battaglia di Normandia
(0)
Author:
Max HastingsNumber Of Reads:
47
Language:
it
Category:
HistorySection:
Pages:
514
Quality:
excellent
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2066
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Book Description
Il leggendario sbarco in Normandia, quel 6 giugno 1944 che nell’immaginario collettivo è rimasto come il D-Day, aveva nome in codice “Overlord”. Lacerando il sipario della retorica e degli interessi di parte, Hastings ne ricostruisce la storia completa, dai preparativi alla faticosa battaglia, incerta fino all’ultimo, per la conquista dell’entroterra, rendendo giustizia all’esercito tedesco, schiacciato tra i contrordini di Hitler e la superiorità numerica degli alleati, ma ancora determinato a combattere per contendere ogni centimetro all’avanzata alleata. E rendendo inoltre giustizia ai reparti inglesi e americani, che emergono come i veri vincitori dell’operazione Overlord, e cioè come coloro che seppero spesso rimediare col proprio spirito d’iniziativa ai risvolti non sempre edificanti delle decisioni degli stati maggiori. In quest’opera, una sapiente miscela di appassionato interesse e di lucida obiettività, l’esperto di storia militare troverà una documentazione ineccepibile e il grande pubblico rivivrà quei giorni come in un romanzo, dove gli eventi che decisero le sorti del mondo si intrecciano ai piccoli episodi che ne compongono il mosaico.
"La lotta per la conquista della Normandia è stata la battaglia sul fronte occidentale delle operazioni della seconda guerra mondiale, e ha rappresentato l’ultima possibilità per l’esercito tedesco di salvare Hitler dalla catastrofe. I giovani della generazione del dopoguerra sono cresciuti coltivando la leggenda che la campagna degli alleati nel 1944-45 sia stata quasi una marcia trionfale attraverso l’Europa, in certo qual modo separata dalla cruenta ma nebulosa lotta che si era svolta sul fronte orientale. Oggi, siamo in grado di riconoscere che i sovietici hanno dato all’Occidente un contributo determinante annientando il fior fiore delle forze armate tedesche eliminando circa due milioni di uomini prima che un solo soldato alleato ponesse piede a terra il 6 giugno 1944. È proprio il fatto che la battaglia di Normandia si sia svolta nell’ambito di tale quadro a rendere tanto notevoli gli eventi del giugno e del luglio di quell’anno. Molto è stato scritto sulle miserevoli condizioni delle truppe tedesche che difendevano la costa della Manica. Tuttavia, quasi dovunque proprio quegli uomini contrastarono agli alleati il raggiungimento degli obiettivi che si erano prefissi per il D Day, e sulla spiaggia americana Omaha li portarono vicini alla sconfitta ancor prima che i reparti scelti delle SS e della Wehrmacht giungessero sul campo di battaglia. Nelle settimane successive allo sbarco, anche se gli alleati detenevano la supremazia assoluta del mare e del cielo, i loro attacchi vennero ripetutamente fermati, e con pesanti perdite, da unità tedesche di gran lunga inferiori per numero e armamenti. Tutto ciò, naturalmente, non inficia il reale dato storico che gli alleati riuscirono infine a prevalere. Vale però a ridimensionare la loro campagna, anche se non appare più un’impresa di tutto comodo come tendevano a far credere le semplificazioni sciovinistiche del dopoguerra. Già nel 1952, il capitano Basil Liddell Hart aveva messo in rilievo che gli alleati erano stati stranamente riluttanti ad ammettere la loro immane superiorità in Normandia, traendo alcune convincenti conclusioni sulle loro prestazioni: «C’è stata una glorificazione eccessiva della campagna accompagnata da scarsa analisi obiettiva».1 Ancora quarant’anni dopo la battaglia, è stupefacente vedere quanti libri sono stati pubblicati che si limitano a rispecchiare leggende atte a soddisfare sentimenti di sciovinismo e quanto pochi invece si sforzino di vagliare i dati a disposizione senza pregiudizi."
Max Hastings
Sir Max Hugh Macdonald Hastings FRSL FRHistS (born 28 December 1945) is a British journalist and military historian, who has worked as a foreign correspondent for the BBC, editor-in-chief of The Daily Telegraph, and editor of the Evening Standard. He is also the author of numerous books, chiefly on war, which have won several major awards. Hastings currently writes a bimonthly column for Bloomberg Opinion.
Hastings moved to the United States, spending a year (1967–68) as a Fellow of the World Press Institute, following which he published his first book, America, 1968: The Fire This Time, an account of the US in its tumultuous election year. He became a foreign correspondent and reported from more than sixty countries and eleven wars for BBC1's Twenty-Four Hours current affairs programme and for the Evening Standard in London.
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